Il cono del vulcano già a Settembre inizia a cambiare e a diventare un caleidoscopio di colori. I faggi, partendo dalla Vetta, sono i primi alberi a cambiare colore, a perdere le foglie, poi i castagni ed infine le querce, rispettando i tempi dettati dalla natura e che i nostri vecchi conoscono alla perfezione.
Sotto il manto verde che diventa giallo, arancione e marrone, si snodano i sentieri che ci fanno ammirare questo spettacolo da un’altra prospettiva, quasi intima. Partendo dalla croce monumentale della Vetta si seguono le piste e si cerca di scrutare, qua e là, un porcino, fungo principe della montagna.
Arrivando ai castagneti il paesaggio cambia, le piante si diradano, la luce entra ancora con una certa forza tra le fronde e in terra troviamo le castagne, il frutto per eccellenza dell’Amiata. Oggi questa prelibatezza rappresenta l’Amiata nel mondo grazie alla certificazione IGP riconosciuta a livello europeo.